Secondo appuntamento stagionale con “About Serie A” dei nostri Lettieri e Ricciardi, i quali si faranno a vicenda domande sulla giornata ancora in corso del campionato di A.

Iniziamo con Lettieri che risponde alle domande di Ricciardi

1- Altra sconfitta per l’Atalanta. Gli uomini di Gasperini, dopo il bel successo di Anfield, mancano ancora la prova del nove. Che succede?

“La Dea è la squadra più altalenante di questo inizio stagione. Credo che alcuni demeriti li abbia Gasperini nella gestione della rosa. Non capisco perché si ostini a schierare Ilicic a tutti i costi, nonostante il gol ad Anfield è chiaramente ancora fuori condizione. Ok il triplo impegno, ma “snobbare” troppo il campionato può essere pericoloso. Di fronte poi aveva Juric che già lo scorsa stagione riuscì ad imbrigliare il proprio maestro. Il Verona è una squadra che mi piace moltissimo. Solida in difesa, con un portiere come Silvestri che si sta confermando tra i top. Zaccagni e Barak sulla trequarti stanno facendo una stagione strepitosa, Lovato è promettente. Penso possano togliersi moltissime soddisfazioni quest’anno

2- Tema caldo: Juve. Male, a tratti malissimo, a Benevento: in questo momento CR7 non può star fuori, sembra evidente. Non pensi che la Juve cambi troppo e male?

“Non credo sia tanto il problema di CR7. Il riposo era concordato, se vuoi averlo al top a marzo non può giocare tutte le partite. Il vero problema è il perché la Juventus non riesce a vincere a Benevento senza di lui. È su questo che Pirlo deve lavorare. Non si può essere totalmente dipendenti da un giocatore, anche se questo si chiama Cristiano Ronaldo. Pirlo deve trovare un asset definitivo e dare delle certezze alla squadra, a Benevento ho visto spesso Cuadrado fare la mezzala e Ramsey l’esterno a tutta fascia a sinistra. Servirebbe un modulo definitivo, senza posizioni ibride in campo. C’è molto da lavorare a Torino”.

3- Capitolo Roma: la squadra non è scesa in campo a Napoli. Prestazione disarmante contro un bel Napoli: secondo te ci sono dei demeriti giallorossi?

“Quando perdi 4 a 0 senza mai calciare in porta è chiaro che ci sono dei demeriti di squadra. C’è anche da dire però che la partita è stata molto particolare, giocata nel segno di Maradona per i napoletani. La squadra di Fonseca aveva numerose assenze. Dzeko era chiaramente fuori condizione e abbiamo visto quanto conti avere Smalling a disposizione. La sconfitta ci può stare, la modalità meno. Nonostante ciò non vedo campanelli d’allarme per i giallorossi, una giornata storta può capitare a chiunque. Non dimentichiamo che è la prima sconfitta sul campo dall’inizio della stagione”.

4- Disfatta biancoceleste: una grande Udinese espugna l’Olimpico. In che cosa è mancata la Lazio? Inzaghi era furioso a fine partita.

“Questa è stata la giornata delle sorprese. Una di queste è la sconfitta interna della Lazio. Non so sinceramente cosa possa essere successo. L’Udinese ha fatto una partita maestosa sia in difesa e sia in fase di ripartenza. Segnare oggi per i biancocelesti era davvero un’impresa. In questo caso attribuirei più meriti agli ospiti per questa vittoria. L’assenza di Milinkovic ha certamente pesato, ma non può essere un’alibi. Anche questa vittoria esterna comunque fa capire quanto sia difficile e strano questo campionato”.

5- Chiudiamo con lo Spezia: la squadra di Italiano gioca e fa punti. Ieri contro il Cagliari un primo tempo straordinario.

“Lo Spezia veniva dato per spacciato da chiunque a inizio campionato, me compreso. Non mi sarei mai aspettato questo inizio stagionale. Stiamo riscoprendo degli ottimi giocatori come Pobega, Bastoni, Nzola, Ricci, Gyasi… È anche la squadra che ha cambiato più giocatori dall’inizio del campionato, ma se continuano a far bene lo stesso il merito più grande è di Italiano. Anche ieri hanno meritato il pareggio e punto dopo punto stanno costruendo un muro abbastanza solido che può portarli alla salvezza o, chi lo sa, anche a qualcosa in più”.

Tocca a Ricciardi rispondere alle domande di Lettieri sulla A.

1 Milan ancora vittorioso e convincente anche senza Ibrahimovic. Bonera a fine partita ha detto “Non firmo per il quarto posto”. Vedi analogie tra questo Milan e la prima Juventus di Conte?

“Non saprei, la Juve di Conte era molto “operaia”, questo Milan ha grandi qualità a livello offensivo. Secondo me sono due realtà diverse con alcune similitudini, come ad esempio la voglia di dare tutto sempre. Oggi leggevo che i calciatori hanno rifiutato il giorno di riposo in quel di Milanello. Gran segnale. Per quanto riguarda ieri, una cosa mi ha sorpreso: i rossoneri hanno chiuso la pratica in 27′ ed hanno gestito alla grande la seconda frazione di gioco. Credo che il Milan possa ancora fare qualcosa a livello tattico e mentale, ma questa squadra c’è”.

2 Juventus bloccata a Benevento e ora a meno 6 dalla vetta. Pensi sia una questione di mentalità quella di faticare senza il proprio fenomeno in campo?

“Penso che la Juve cambi troppo e faccia fatica a trovare una sua identità. Pirlo ha ancora troppi dubbi. CR7 fa la differenza, sempre e comunque. In questo momento non lo terrei fuori. Anzi, lo avrei fatto riposare con la Dinamo. La Juve non può più sbagliare in campionato. Questa squadra dà l’impressione di poter prendere gol da chiunque. Manca equilibrio e il centrocampo continua a non convincermi. Inoltre Pirlo ha stabilito un record negativo: è la terza peggior partenza della Juve nell’era dei tre punti”.

3 Bene l’Inter in una delle migliori partite di questo inizio stagionale. Conte però a fine gara ha attaccato l’ambiente, da lui definito “poco protetto”. Pensi sia un messaggio diretto più alla società o ai tifosi?

“Penso sia stata la migliore Inter della stagione. Strano perché col Real è stata la peggiore, invece. Io credo che Conte usi troppo la lingua e debba parlare meno. I nerazzurri hanno una rosa fortissima, di gran lunga la più forte della A. E – consentitemi – una critica: trattamento nei confronti di Eriksen poco bello. Entrare a partita finita ogni volta è umiliante

4 Napoli-Roma, la gara in onore di Maradona con due gol alla Maradona. Un segno del destino?

“Il Napoli ha giocato nel ricordo del suo “Dio”. Mi aspettavo una vittoria azzurra. Una buona prova a un ottimo assetto tattico con Zielinski garante dell’equilibrio tra centrocampo e attacco. Mi è piaciuta la squadra di Gattuso. Roma molto male, non pervenuta, completamente fuori partita. Piccola critica: mi aspettavo qualcosa in più dal San Paolo e dalla società Napoli per Maradona”.

5 Il quadro della giornata si chiude con le due partite di oggi, Torino-Samp e Genoa-Parma, cosa ti aspetti da queste due sfide?

“Mi aspetto un Toro voglioso di vincere e convincere. Ci sarà il Gallo e sarà un’altra storia. Il 3-5-2 potrebbe funzionare, come successe con Mazzarri. La Samp non vive un gran momento: i blucerchiati vengono dal derby perso in Coppa e vorranno risposte. Genoa-Parma gara già delicata in ottica salvezza. Le altre fanno punti, stasera ci si gioca tanto. Voglio vedere Brunetta del Parma, un buon giocatore a mio avviso. E poi c’è Inglese che deve ritrovare il gol. Nel Grifone Scamacca cerca conferme. Vediamo. Gara da tripla”.

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