Una classifica tutta da riscrivere per un Napoli che non si pone limiti, forte di una rosa competitiva e affidabile. La squadra di Rino Gattuso può puntare ai primi posti della classifica, quelli che a fine stagione consentono il pass per la Champions League. Milan a parte, tutte le squadre mostrano limiti nel gioco, Juventus inclusa. E il Napoli? Lo abbiamo chiesto a Paolo Lugiato, uomo di sport e manager di lungo corso. “Questo Napoli, deve avere paura solo di se stesso. Può battere chiunque, può giocarsela alla pari contro chiunque e Gattuso ha un organico importante. Da primi tre/quattro posti”.

Che inizio di stagione è stato?
“Chi dice che sia un campionato falsato dal COVID-19 si sbaglia di grosso. Parlerei di squadre più in forma o meno brillanti. I campioni completano il rendimento delle compagini, ma i campionati si vincono con il gruppo e con la giusta energia. In questo contesto il Napoli, sono certo, alla lunga avrà la possibilità di confermare il proprio potenziale”.

Juventus-Napoli si deve giocare. Lo ha stabilito il Collegio di Garanzia dello Sport. Che idea si è fatto?
“Ci sono gli organi preposti e i vari gradi di giudizio. Dico per fortuna perchè questo conferma come il campionato non sia falsato dal COVID. Adesso aspettiamo il risultato del campo.

Maradona e lo Stadio San Paolo. La piazza calcistica di Napoli può ritornare a cucirsi uno Scudetto sul petto?
“Napoli e il Napoli meritano di tornare a vincere in Italia. Il lavoro cesellato negli anni da De Laurentiis ha permesso a questa Società di tornare ad essere una delle big della Serie A. Maradona, Careca, Alemao. Che Napoli che era! Sognavo anche io, pur guardando il calcio con altri occhi. Oggi questo Napoli ha Insigne, Mertens, Fabian Ruiz veri campioni su cui si basa questa squadra. La scomparsa di Maradona penso abbia fatto capire cosa sia stato Diego per il Napoli e la città. Diego è e sarà sempre il figlio prediletto di questo territorio e proprio nel suo nome che il glorioso stadio San Paolo è diventato Stadio Diego Armando Maradona. Immagino i tanti ragazzini napoletani che sogneranno di giocare nello Stadio di quello che è considerato il più grande calciatore di sempre e che ha portato Napoli ai trionfi in Italia e in Europa. Atto dovuto intitolare lo stadio al Pipe de Oro. Penso che oggi ci siano le condizioni per rivedere il Napoli vincere in Italia e mi riferisco allo Scudetto. A questa squadra serve continuità nei risultati, perché la mentalità che ha dato Gattuso alla squadra è quella vincente. Alle spalle una Proprietà importante”.

Ha parlato di continuità nel rendimento. La squadra non sempre non esprime il proprio potenziale. Come mai?
“Da quattro mesi a questa parte si gioca una partita ogni tre giorni. Il calo atletico è fisiologico, ma se guardiamo anche in casa delle altre squadre, quasi nessuna si esprime al massimo dei valori. Le restrizioni anti-Covid hanno inciso sulla preparazione estiva. Restrizioni, aggiungo, giuste e nell’interesse della salute dei singoli giocatori”.

Lorenzo Insigne può essere considerato l’erede naturale di Diego Armando Maradona?
“Insigne si è tatuato sul braccio il volto di Maradona in una delle sue esultanze. Un omaggio del capitano azzurro all’idolo di Napoli. Più che erede direi che Insigne incarni l’anima di Maradona. Un grandissimo campione, Lorenzo Insigne e che oggi onora la maglia del Napoli. Un esempio per tutti senza dubbio”.

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