La Procura Federale ha aperto un fascicolo su Salernitana-Pordenone, partita giocata il 4 gennaio allo stadio “Arechi”, persa dalla Salernitana.
I granata terminarono il match in nove uomini e dopo la partita il club scelse il basso profilo: silenzio stampa. Prima del fischio d’inizio, invece, dubbi e sospetti furono sollevati a mezzo social, a proposito di anomale oscillazioni delle quote delle scommesse, prima del match: dal 2,50 di apertura delle giocate al 3,05 della chiusura. Precipitò nel frattempo quella del Pordenone, nonostante la sua posizione di classifica: da 3,05 a 2,50. Adesso il pallone passa alla Procura guidata da Giuseppe Chinè. “Potrebbe essere stata attivata anche la magistratura – dice il legale della Salernitana, l’avvocato Gian Michele Gentile – Dipenderà da come intenderà agire la Procura di Salerno. Sappiamo che è stato aperto un procedimento dopo la nostra denuncia”.
Il giorno dopo la partita, la Salernitana diffuse una nota stampa: “A seguito di alcune segnalazioni apparse su siti sportivi, nonché innumerevoli sollecitazioni ricevute in merito a presunte quotazioni di scommesse sportive ascrivibili alla partita con il Pordenone, la Salernitana auspica che l’autorità giudiziaria di ogni ordine e grado possa far presto luce ed accertare l’effettiva caratura della fattispecie che, se accertata, costituirebbe senza alcun dubbio un danno in capo al club”. Il comunicato è un atto ufficiale, attraverso il quale la Salernitana recepì dubbi circolati prima della partita. I bookmakers, invece, non rilevarono anomalie. Adesso la Procura Federale dovrebbe ascoltare tesserati granata e anche il co-patron Claudio Lotito che era presente allo stadio.

Antonio Treviglio

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