Una doppia partita quella che si è giocata ieri pomeriggio a San Siro: quella sul campo, con tre punti pesanti in palio e quella dei valori, costantemente a tutela del calcio e dei tifosi. Della seconda battaglia si è fatto portatore il Sassuolo di Roberto De Zerbi, che quasi non voleva giocare contro il Milan della Superlega. Eh sì, perchè l’affronto delle tre italiane è stato grave: una lobby calcistica nascosta, emersa di notte, per rendere ancora più ampia la forbice che divide le società ricche da quelle standard o ancora da quelle che solo grazie ai risultati sportivi, con merito, possono sognare.

Sono state forti le parole di De Zerbi alla vigilia ma, in campo, si sono trasformate in un capolavoro tattico, ancor più quando, in svantaggio di una rete con la marcatura al 30′ di Calhanoglu, ha deciso di buttare nella mischia Raspadori che ha trasformato tutta quella rabbia in una dimostrazione di quanto il calcio sia poco prevedibile. Una doppietta che sbanca San Siro e ridefinisce ogni concetto di Superlega e soci fondatori, così come di gara scontata, facendo eco alle parole del proprio condottiero nel post gara. “E’ sempre difficile prendere posizione ma confermo tutto, parola per parola. Non ce l’ho con tifosi, giocatori o allenatore di Milan, Inter o Juve, ma era giusto dire quelle cose e tornassi indietro le ridirei. Oggi sono ancora più convinto perché si sono mobilitati tutti, allenatori anche più importanti di me e tifosi anche di Inter, Milan e Juve, per difendere quella che è stata la mia vita, improntata sul calcio. Probabilmente mi sono precluso la possibilità di andare in uno di questi club ma tornassi indietro lo rifarei ancora più convinto, perché penso di essere dalla parte del giusto. Ho avuto il privilegio di crescere nel Milan, con i campioni veri che probabilmente oggi non ci sono più in nessuna squadra. Maldini, Baresi, Tassotti, Boban, Costacurta, Savicevic, Roberto Baggio: qualcosa di loro, come i valori ed il senso di giustizia nel calcio, me lo porto dentro sempre con orgoglio. Ecco perché, se questi club importanti vanno a toccare quello che è anche il mio mondo, è giusto che dica la mia molto diversamente dal loro punto di vista“, ha dichiarato nel post gara il tecnico bresciano.

MILAN-SASSUOLO 1-2
MILAN (4-2-3-1):
 G. Donnarumma; Calabria (86′ Kalulu), Kjaer, Tomori, Dalot; Kessiè, Meitè (86′ Brahim Diaz); Saelemaekers (86′ Castillejo), Calhanoglu (73′ Krunic), Rebic (73′ Mandzukic); Leao. All. Pioli
SASSUOLO (4-2-3-1): Consigli, Muldur (63′ Toljan), Marlon, Ferrari, Kyriakopoulos; Obiang (72′ Maxime Lopez), Locatelli; Berardi, Djuricic (63′ Traorè), Boga (83′ Haraslin); Defrel (63′ Raspadori). All. De Zerbi
RETI: 30′ Calhanoglu, 76′ e 83′ Raspadori
NOTE: Ammonito Djuricic 

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