Un vero e proprio capolavoro. Il secondo, dopo la marcia trionfale nel proprio girone. Il Napoli calcio a 5, formato Final Eight, ha regalato grande spettacolo al PalaSavelli, dominando l’attesissima finale con l’Olimpus. Dal campionato alla coppa la musica non è cambiata: per la formazione di Basile un’esibizione perfetta, intonata sulle solite note, quelle del successo. Già, perché i campani hanno confermato di saper solo vincere, dimostrando sul campo di essere la squadra più forte di tutta la Serie A2.

“Il nostro record potrà solo essere eguagliato, di certo non superato”, l’orgoglio di Serafino Perugino. Campionato-coppa, il double è servito: “Una gioia incredibile, sono felicissimo. Abbiamo lavorato duramente e ci siamo regalati un’impresa storica, fortemente voluta. Nulla nasce per caso, figuriamoci 22 vittorie in 22 partite”. La Final Eight la classica ciliegina sulla torta: “Con l’Olimpus l’apoteosi – spiega il patron -. Partivamo sfavoriti, viste le assenze, invece abbiamo dominato in lungo e in largo”. Il punteggio, 5-0, parla da solo: “Sapevo che avremmo disputato una grande partita, ho sempre avuto fiducia nei ragazzi, e loro non mi hanno deluso. In campo non c’è stata storia”. Più forti di tutto e di tutti: “Grazie alla nostra organizzazione di gioco, alla mentalità vincente, alla solita ferocia. Grasso ha saltato praticamente tutta la stagione, Turmena è rimasto fuori due mesi: avevamo già dimostrato di essere squadra”.

Un trionfo collettivo, ma anche una dedica speciale: “A mio figlio Fernando, il migliore in campo della finale. È un leader calmo, ma domenica, dopo anni di umiltà e abnegazione, ha fatto vedere a tutti di meritare certi palcoscenici”. Serie A – Grasso infortunato, Turmena e Arillo squalificato. Nonostante questo, una finale a senso unico. E la sensazione che questo Napoli già così potrebbe ben figurare in Serie A: “La rosa è forte, non c’è bisogno di stravolgere, anche perché a me piace programmare e dare una continuità tecnica, come dimostrano i tanti rinnovi già chiusi”, il messaggio del presidente in vista del prossimo anno. “Basteranno pochi innesti di qualità e, soprattutto, esperienza. A parte Fortino e Foglia, non abbiamo giocatori abituati al massimo campionato. Non possiamo permetterci solo giovani, seppur fortissimi”. Una cosa è certa: sarà un Napoli subito competitivo: “Lo dice la storia del nostro club – rimarca il numero uno -. Non sono abituato solo a partecipare, a me piace essere protagonista. Sono fiducioso, diremo la nostra”.

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