A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Pietro Lo Monaco, ex direttore sportivo del Palermo ed attuale Consulente FIGC. Di seguito, un estratto raccolto dalla redazione di IlSognoNelCuore.com.

Apporto sul piano del gioco e sull’incremento del valore dei giocatori da parte di Allegri e Mourinho? “Assolutamente niente, non c’è stato nessun apporto da parte di questi tecnici. Gli allenatori lavorano, si aspettano sempre delle gratificazioni. Vedi Mourinho, però, in rapporto alla sua influenza sull’andamento di un club rispetto al suo ingaggio, credo non ci sia equazione. È un tecnico molto sopravvalutato; ha la capacità di motivare e di rimuovere le pressioni, ma non ha le doti per esprimere il valore reale delle squadre in campo. Rispetto a Spalletti, parliamo del giorno e della notte. Anche Allegri è rimasto ancorato ad un calcio differente, ad una gestione diversa degli uomini allenati, non è riuscito a migliorare il proprio bagaglio tecnico da trasferire alla squadra. È rimasto un allenatore troppo pragmatico, e per un’azienda non paga. L’esempio di Luciano è lampante, riesce ad estrapolare il massimo da ogni calciatore che allena. Il calcio italiano non sarà più il bello del mondo, ma è sicuramente uno dei più difficili. Ogni giocatore della Serie A tende costantemente a migliorare. I buoni calciatori ci sono sempre, ma il problema resta la loro gestione, perché attraverso di essa si valorizza il reale valore posseduto. Chi ha rubato l’occhio in questa stagione? “Seguo il calcio a livello mondiale, ma il colpo Kvara è stato notevole. Può diventare un crack, tenta le giocate con allegria. Ha ampi margini di miglioramento, può ancora far parlare di sé, anche se attualmente è già un crack. Anche Lobotka è fantastico, un distributore di gioco. Il Napoli ha anche Gaetano, un calciatore importante, con margini di miglioramento importanti. Spalletti schiera spesso Gianluca in diversi ruoli; è giovane ed molto forte. Ci sono tanti giovani interessanti: considerato l’organico del Napoli, se dovesse essere effettuato un colpo, lo si farebbe in prospettiva futura. Anche il cambio Gollini-Sirigu, si tratta di un’operazione che lascia un po’ il tempo che trova. Ma è uno scambio di prestiti, non un affare a titolo definitivo; Salvatore sarebbe servito maggiormente agli azzurri per la sua esperienza”.

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