Il giornalista Luca Cerchione, opinionista di “Tutti al Var”, ha rilasciato alcune dichiarazioni durante il format in onda ogni giovedì in prima serata su Sportitalia.

De Laurentiis ha annunciato che Osimhen non è in vendita: è solo strategia?
“Partiamo dal presupposto che qualunque dichiarazione di qualsivoglia dirigente relativa al calciomercato, va presa con le pinze. Nessuno gioca a carte scoperte. In casa Napoli, da diciotto anni a questa parte, le porte sono sempre aperte, sia in entrata che in uscita. Ovviamente, al giusto prezzo. Qualora dovesse arrivare la famosa offerta del Manchester United e dovesse soddisfare le richieste della società, non ci sarebbero remore a venderlo, né lui ci penserebbe su due volte. Ovvio che ora stia bene qui, in campo e fuori. Giocando e segnando diverte e si diverte, grazie anche all’aiuto dei suoi compagni di squadra, uno su tutti Kvara. Sta benissimo anche in città, l’ambiente è congeniale per lui e vi posso garantire che non c’è un solo giorno in cui non si fermi con i tifosi all’esterno del Konami Training Center. Si sente un vero napoletano. Rinnovo? Sì, l’idea di Giuntoli è quella di prolungare il contratto del nigeriano, se ne parlerà la prossima estate. Non credo verrà inserita una clausola rescissoria, perché è un’arma a doppio taglio ed il Napoli ha già vissuto situazioni spiacevoli come quella che capitò con Higuain alla Juve. Victor è in scadenza a giugno 2025 e di certo il club non vorrà arrivare troppo in prossimità di quella data, per non vivere un ‘Milik-bis’. La prossima estate sarà esteso e riportato a cinque anni anche il contratto di Kvaratskhelia: attualmente il ragazzo percepisce circa un milione di euro, cifra minima per consentire al Napoli di sfruttare gli sgravi fiscali del Decreto Crescita. Il suo contratto verrà portato su una base di 2-2,5 milioni di euro netti a stagione, con eventuali bonus da concordare”.
Ibrahimovic può risolvere i problemi del Milan?
“L’importanza di Ibra sarà maggiore nello spogliatoio piuttosto che in campo. Chi ha giocato a calcio sa bene che ci sono uomini in grado di redarguire e riportare sulla giusta strada i propri compagni di squadra solo con uno sguardo.
Al Milan c’è confusione causata da tanti fattori: il primo è sicuramente l’assenza di Maignan che rende la difesa meno sicura e più ballerina; poi c’è lo sconforto generato da un pessimo mese di gennaio. Infine, stanno mancando gli uomini chiave, e di certo Zlatan è uno di questi. Dunque, sì: credo che il ritorno del fenomeno, autodefinitosi ‘Dio’ appena qualche giorno fa, possa aiutare, in parte, Pioli a tirare il suo gruppo fuori dal momento di impasse. Occhio, però: per essere leader bisogna dimostrarlo, non bastano le parole, e non dimentichiamo che Ibra è stato dall’altra parte del mondo fino a due settimane fa. I calciatori non sono impermeabili, pertanto credo che qualcuno abbia anche potuto storcere il naso per il suo comportamento. Problemi nello spogliatoio Milan? Credo che la società dovrebbe intervenire ed esporsi, spiegando ai propri tifosi quello che sta accadendo: siamo passati dal definire Maldini e Massara due top dirigenti, appena due mesi fa, a due brocchi, oggi. Stesso discorso per Pioli, che da eroe dello Scudetto oggi è al centro della critica e c’è chi lo vorrebbe esonerare. Sui social, infine, girano bruttissime voci su Maignan e, ripeto, i calciatori sono uomini, non sono impermeabili. C’è bisogno di un intervento concreto della società che faccia chiarezza e spazzi via tutti i chiacchiericci”.
Caso Zaniolo: che ne pensi delle parole di Tiago Pinto?
“Ripeto, come già detto, che il ragazzo ha sbagliato praticamente ogni scelta fatta negli ultimi due anni, dentro e fuori il campo. Per quanto concerne Tiago Pinto, penso l’abbia presa sul personale, perché le sue parole sono state proferite dopo la domanda relativa al fallimento dell’operazione Zaniolo. L’ha presa sul personale, al punto che ha risposto da uomo e non da dirigente. Tiago Pinto ha mentito: in primis, sul ragazzo non c’erano solo Bournemouth e Galatasaray, bensì anche Tottenham, Brighton e Nottingham, per non parlare del Milan. L’offerta dei rossoneri è stata simile a quella dei turchi, con la differenza che avevano inserito un diritto di riscatto legata alla qualificazione in Champions. Offerta rispedita al mittente perché la quota che il Milan avrebbe versato per il prestito oneroso era inferiore alla prima rata che il Galatasaray riconoscerà ai Friedkin. La Roma, ricordiamolo, ha accettato un pagamento dilazionato in ben cinque anni, non proprio un grande affare. Alla fine ci hanno perso tutti. Tiago Pinto ha dimostrato, ancora una volta, di non essere un dirigente da calcio italiano: non ho mai sentito Marotta o Giuntoli parlare così, andando sul personale, di un loro calciatore. Nemmeno il vulcanico De Laurentiis si è espresso in questi modi e termini, ad esempio, nei confronti di Milik, con tutto quello che l’attaccante della Juve fece pur di liberarsi a parametro zero. Infine, concludo con una domanda al direttore della Roma: una settimana fa ha dato trenta giorni di riposo a Zaniolo dopo che lo staff medico giallorosso lo ha visitato. Ieri ha superato brillantemente i test fatti col Galatasaray: ha mentito anche sul certificato medico del ragazzo oppure dobbiamo pensare che i medici della Roma non siano stati in grado di carpirne le condizioni?! Perderà la Nazionale? No, anzi, mi risulta che Mancini gli abbia promesso di seguirlo attentamente in questa avventura turca”.
Mercato Inter
“Sarà una squadra da ricomporre, ma il cardine di questo club resta Beppe Marotta, il quale sarà, come sempre, all’altezza di mettere a disposizione di Inzaghi una squadra degna di nota. Su De Vrij non mi arrivano notizie positive, mentre so che si sta trattando un rinnovo di un anno con opzione per Acerbi. Karsdorp è una pista che, ad oggi, è un po’ fredda: il ragazzo viene ritenuto un terzino puro, non è esattamente l’uomo a tutta fascia che serve al tecnico nerazzurro. Ad ogni modo, parlare oggi del mercato dell’Inter è fuffa: le idee della dirigenza potrebbero essere stravolte da quello che accadrà a livello legale al presidente Zhang”.
Le parole del Ministro Abodi sul dottor Santoriello
“Le dichiarazioni di Abodi risultano fuori luogo solo in relazione al fatto che è il Ministro dello Sport, e ci saremmo aspettati silenzio. Del resto però, essendo l’Italia uno stato garantista, credo sia stato giusto chiedere attenzione nel giudizio contro la Juventus fino a quando non si saranno conclusi tutti i gradi di giudizio. Le parole di Santoriello assumono un peso specifico solo ora che c’è un nuovo processo, mi spiego: dire, nel 2019, che fosse da un punto di vista giuridico ‘anti-juventino’ non aveva suscitato scalpore in virtù del fatto che i bianconeri siano stati condannati per Calciopoli. Qualunque giurista avrebbe potuto, e forse dovuto, prendere le distanze dal modus operandi della società torinese, venuto fuori nella famosa inchiesta conclusasi nel 2006. Ovvio che oggi le sue parole sembrano gravi perché sulla Juventus c’è un nuovo filone d’inchiesta, nel quale lui stesso è protagonista. Qualcuno pensa che un uomo di legge debba parlare da tale anche quando si trova al bar, è evidente lui non lo abbia fatto ed oggi si ritrova in questa bufera. Ricordo a tutti, però, che i PM erano tre, oltre Santoriello c’erano anche i dottori Bendoni e Gianoglio, e non sono stati loro a formulare la richiesta di penalizzazione per la Juventus. Si sta montando un caso sul nulla”.

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