A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Pasquale Salvione, direttore del Corriere dello Sport online. Di seguito, un estratto raccolto dalla redazione de IlSognoNelCuore.com.

Risultati delle italiane incoraggianti?
“I segnali sono importanti. Avere tre squadre vittoriose in Champions, e tutte le altre qualificate nelle competizioni europee è sicuramente un ottimo segnale. Ci sono possibilità di andare in fondo per le nostre squadre, ciò costituirebbe un traguardo significativo per il movimento. Certo, non credo che i turni di questa settimana possano risolvere quelli che sono i problemi strutturali del nostro calcio”
Quale delle tre italiane, tra Conference ed Europa League, l’ha colpita maggiormente?
“La Lazio ha fatto il minimo indispensabile, mentre i viola avevano già ipotecato la qualificazione all’andata. I segnali più importanti, dunque, sono stati offerti da Roma e Juventus. Le prestazioni, in questi casi, sono state ottime. Hanno, tuttavia, fatto la differenza i singoli, come Dybala e Di Maria, capaci di garantire giocate decisive. Il Fideo è un calciatore che non scopriamo certo ora, di grande esperienza internazionale nonché campione del mondo con l’Argentina”
Di Maria vero valore aggiunto dei bianconeri?
“La Juve ha la fortuna di potersi avvalere delle prestazioni di un giocatore come Di Maria che riesce a decidere le partite da solo. È un fuoriclasse di livello assoluto, il quale è stato protagonista in tutti i top club in cui ha giocato. Certo, l’età impone la consapevolezza di non potersi più attendere una certa continuità, ma la qualità è indiscutibile. In estate avevo pronosticato un Di Maria come miglior calciatore del campionato, anche se non conoscevo ancora Kvaratskhelia”
Il Napoli dovrà dimostrare di essere cambiato rispetto al precedente dello scorso campionato?
“Il Napoli è chiamato a confermarsi dal punto di vista mentale. La Champions logora dal punto di vista psicologico e motivazionale, come spesso testimoniato da allenatori come Sacchi ed Ancelotti. Sarà fondamentale il giusto approccio alla gara, al fine di potersi avvicinare ancor più all’obiettivo stagionale. I partenopei dovranno, come dichiarato dal tecnico, guardare dritti verso il traguardo, come se avessero gli occhiali del fabbro”
Si può pensare all’inizio di un ciclo vincente per gli azzurri?
“Credo che la società abbia già dimostrando le proprie capacità di progettare e costruire la squadra, anche dopo cessioni eccellenti. Il lavoro più importante, dunque, è quello svolto proprio dalla dirigenza, assieme alla gestione dell’allenatore. Da questo punto di vista, i presupposti per aprire un ciclo ci sono tutti”
Lo Scudetto sarebbe un grande merito anche della sana gestione De Laurentiis?
“Gli scudetti a fine stagione dovrebbero essere due, l’uno del campo l’altro dei conti. De Laurentiis, in caso di successo, uscirebbe vincitore due volte. Il presidente azzurro sta riuscendo nell’impresa di raggiungere il tricolore pur mantenendo in ordine il bilancio, si tratta di un risultato straordinario”
Parere sulla volontà di Spalletti di mantenere sempre alta la concentrazione?
“Dal suo punto di vista credo ci sia la voglia di non mollare l’obiettivo. Per piazza e giocatori sarebbe un traguardo incredibile, ma lo stesso vale per la carriera di Luciano. Spalletti non ha, infatti, mai vinto il campionato italiano, e credo che vorrà fare il massimo per il successo finale. Mi sento di affermare che quella del tecnico, è una gestione impeccabile”

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