Una serata amara per la Roma a Budapest, nella partita più lunga della storia: ben 146 minuti, fino ai calci di rigore. La finale di Europa League è stata vinta dal Siviglia e non sono mancate le polemiche per un arbitraggio molto discutibile ai danni dei giallorossi. La squadra di Mourinho passa in vantaggio con Dybala al 34′ ma gli andalusi non si danno per vinti e riescono a pareggiare con un autogol di Mancini nella ripresa. A decidere la vincitrice prima i tempi supplementari dove si gioca davvero poco e poi la lotteria dei calci di rigore: fatali gli errori di Mancini e Ibanez dagli 11 metri.

LE PAROLE DI MOURINHO. “Siamo morti di stanchezza fisica e mentale. È un risultato ingiusto, con degli episodi di cui ci sarebbe da parlare. Siamo stanchi morti e orgogliosi. Una partita si può perdere, ma non si possono perdere mai la dignità e la professionalità. Ho vinto cinque finali europee e ho perso questa, ma torno a casa orgoglioso. I ragazzi hanno dato tutto”.

Le lacrime di Dybala: tutti sono molto attaccati alla maglia.

“Lavoriamo con umiltà, con serietà, lavoriamo tanto, diamo tutto quello che abbiamo. Ognuno reagisce in modo diverso: c’è chi piange e chi no. Ma la verità è che siamo tutti tristissimi, con o senza pianto. La verità è questa. Torniamo a casa morti, morti di stanchezza e morti perché sentiamo che è ingiusto. Però, è stata una grande partita. Una grande finale”.

Intensa, maschia, vibrante.

“Intensa, maschia, vibrante. Con un arbitro che sembrava spagnolo. Ma abbiamo dato tutto. Gialli, gialli, gialli… Ti rendi conto dell’ingiustizia di questa cosa pensando che Lamela avrebbe dovuto prendere la seconda ammonizione, non la prende e poi è uno dei rigoristi”.

Il pubblico della Roma ha capito, perché vi ha applaudito. Vorrebbe in questo momento conoscere il suo futuro. Sarebbe la bella notizia della serata in un momento di grande delusione: ci dice cosa farà in futuro?

“Lunedì vado in vacanza. Se fino a lunedì abbiamo tempo di parlare… Altrimenti vado in vacanza e poi si vedrà. Però, io devo lottare per questi ragazzi. Devo lottare per loro e non stare qui a dirti che rimango”.

Questo è un momento molto importante. Il pubblico della Roma se lo aspettava. Parlerà con la Società per progettare il futuro? 

“Guarda, sono una persona seria. Qualche mese fa, ho detto alla Proprietà che sarebbe stata la prima a sapere di un contatto con qualche club. Non avrei mai fatto nulla di nascosto, sarei stato sempre diretto e onesto. Ho parlato con la Società a dicembre, quando ho avuto quella situazione con la nazionale portoghese. Dopo non ho più parlato, perché non ho avuto contatti con nessuna squadra. In questo momento ho un anno di contratto con la Roma. La situazione è questa”, scrive il sito ufficiale giallorosso.

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