Un Napoli perfetto, bello da vedere, straripante in avanti, solido dietro. Gli azzurri, orfani di Elmas, Zielinski e Insigne, distruggono al San Paolo la Dea di Gasperini. Un primo tempo sontuoso, giocato a ritmi fuori dal normale: grande protagonista Osimhen che ha dato profondità e qualità alla manovra. L’attaccante ex Lille, infatti, ha giocato una partita totale: devastante negli spazi, letale palla al piede. Bene anche Lozano, autore di una prestazione da incorniciare. Gattuso, artefice di questo capolavoro, ha messo in campo una formazione tatticamente perfetta per contrastare la grande qualità e gamba dell’Atalanta. Pressing altissimo dei quattro uomini offensivi, coordinato, senza tregua. Non a caso Toloi, regista difensivo nerazzurro non è quasi mai riuscito a verticalizzare, se non cercando un lancio lungo per Zapata, nel primo tempo. De Roon e Pasalic, invece, sono sempre stati tagliati fuori: bravi Bakayoko e Ruiz ad anticipare i tempi di gioco e rompere la manovra. Un Napoli corale, un Napoli quasi “Sarriano”.

È un Napoli che può sognare in grande, anche se dopo quattro giornate è presto per dare giudizi. Una cosa è certa: gli azzurri ci sono e non hanno paura di nessuno.

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