A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Ciro Venerato, giornalista Rai. Di seguito, un estratto raccolto dalla redazione di IlSognoNelCuore.com.

Infortunio Osimhen? “Non dovrebbe trattarsi di qualcosa di molto grave, lo stop potrebbe rappresentare più che altro un problema per la Nigeria piuttosto che per il Napoli. L’entourage della società è comunque in contatto con la nazionale africana per conoscere maggiori informazioni circa le condizioni del giocatore. Si tratta di un sovraccarico di affaticamento, c’è stato un eccessivo acido lattico. Salterà le prossime due amichevoli della Nigeria. Andrà in ferie in modo sereno per riposare e recuperare”.

In casa Napoli unico rinnovo quello di Di Lorenzo? “Prima di Natale, la società annuncerà i rinnovi di Lobotka, Di Lorenzo e Rrahmani. A differenza del prolungamento già decretato per quanto riguarda lo slovacco, la situazione legata agli ultimi due è più sostanziosa, firmeranno un contratto quinquennale. Lorenzo guadagnerà 2,5 milioni a stagione, più bonus, si tratta di contratti indicizzati. Più partite giocheranno e più faranno meglio, più bonus saranno assegnati ai calciatori, sia collettivi sia individuali, legati al numero di presenze. Si tratta di contratti gia definiti, bisogna attendere Natale. Per il prossimo anno, per quanto riguarda Kvara e Kim, c’è un clima di assoluta serenità, Zaccardo, intermediario di Khvicha, è in contatto con il club azzurro. A fine stagione il Napoli vuole premiare il calciatore. Per Kim, invece, vale la clausola valida all’estero, ma non è la cifra unica di 50 milioni, ma a partire da questa. Ci sono diverse fasce nelle quali sono inserite delle squadre, quelle con il fatturato più basso potrebbero versare 50 milioni, ma top club, invece, dovranno versarne 80. In primavera, tuttavia, ci sarà un colloquio con l’entourage per cambiare le cifre della clausola o rimuoverla. Ma il Napoli è sereno sia per Kim sia per Kvara. L’unico giocatore che potrebbe lasciare Napoli si tratta di Osimhen, c’è un movimento internazionale che è emerso dopo il suo fantastico rendimento, c’è un patto tra gentiluomini con la società circa la sua eventuale cessione. Se dovessero arrivare offerte a tre cifre, il Napoli potrebbe prenderle in considerazione, naturalmente se Victor dovesse scegliere di andare via dall’Italia”.

Cifre del rinnovo di Anguissa? “Da quando girano i bonus variabili, non si possono identificare le cifre precise dei contratti. Il Napoli come tetto di ingaggi 2,5, ma è una base di partenza e può dir tutto o nulla. Anche perché alcuni calciatori hanno diversi bonus nel loro contratto, facilmente o difficilmente raggiungibili, i quali scattano a determinate condizioni. Più giochi più guadagni, il Napoli è un sodalizio fondamentale che sta proseguendo lungo questa scia. Esiste una base fissa importante, ma poi si può onorare il tutto attraverso dei traguardi raggiunti e fare sempre meglio”.

Ronaldo al Napoli? “C’è stata una proposta di Mendes al club in estate. Ma il Manchester United ha versato una cifra elevata per Antony e non ha più puntato sul nigeriano. Nel Napoli ci sono degli equilibri prestabiliti, inserire un calciatore come Cristiano è quasi impossibile. Non credo che il club azzurro sia nella lista per acquistare il portoghese, soprattutto da un personaggio con una personalità scomoda. Si dirà tanto a riguardo, ma attualmente le possibilità di un approdo al Napoli di Ronaldo sono pari a zero. Sarà venduto a qualche cifra congrua a gennaio, se dovesse soprattutto disputate un grande Mondiale”.

Parere su allenatori con un ingaggio elevato come Mourinho? “José è un grandissimo gestore e psicologo, ha sempre gestito squadre di grandissimi campioni, ma non gli affiderei mai una squadra con calciatori normali. Con Mourinho in panchina, non credo che il Napoli sarebbe primo in classifica. Ho sempre sponsorizzato, invece, Luciano. Quando fu nominato il successore di Gattuso ritenevo questo nome adatto per il genere del progetto tecnico del Napoli. Anche il prossimo anno siederà sulla panchina azzurra, Luciano è felice e probabilmente scatterà l’opzione valida per il terzo anno. Mi auguro che il Napoli non commetterà lo stesso errore con Sarri, il quale era adeguato per il progetto tecnico del club. Il Napoli non potrà mai permettersi determinate stelle, con allenatori come Ancelotti e Mourinho questi calciatori sono fondamentali per vincere. Spalletti, invece, tende a valorizzare qualsiasi calciatore, senza puntare su nessun campione. Un allenatore con un calcio codificato ha più possibilità di rinunciare a grandi giocatori e Spalletti è il grande fuoriclasse del Napoli per questo motivo, la squadra azzurra senza di lui non avrebbe la bellezza estetica posseduta. Ho incontrato Guardiola qualche settimana fa a Pescara e, dopo Klopp, anche lui si è detto innamorato del Napoli e di Spalletti. In Italia tecnici simili a quello azzurro sono De Zerbi, Italiano e allo stesso Sarri, Pioli è una via di mezzo. Poi ci sono allenatori i quali vincono imboccando altre strade, e il primo nome che mi viene in mente è Allegri, il quale applica ripartenze importanti al suo gioco vince in questo modo. Affiderei squadre di prime donne ad allenatori come José e Max, in caso contrario, per valorizzare i singoli calciatori, punterei sicuramente su Spalletti, ma anche Dionisi. Ci sono allenatori i quali incaricano calciatori di svolgere determinati ruoli, mentre altri attribuiscono compiti e funzioni, volgendo il proprio sguardo anche agli avversari. La stampa italiana è in debito con Luciano, perché spesso non ha riconosciuto tanti meriti, perché anche all’Inter svolse un grande operato, ma anche nella prima Roma è stato esemplare. Come bellezza estetica, la squadra giallorossa allenata da Spalletti anni fa è simile al Napoli odierno. Ad Empoli ha giocato un calcio stellare… In passato per il carattere ed il mancato corteggiamento ai giornalistini ha avuto meno peana rispetto a quanto ne avrebbe in realtà meritata”.

Commento sulle dichiarazioni di Giuntoli su Haaland? “Ricordo bene quella possibilità ma il Dortmund offriva più garanzie. È andata bene al ragazzo che oggi gioca al City, ma anche al Napoli, il quale ora può contare su Osimhen, uno degli attaccanti più forti del mondo”.

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