A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Ciro Venerato, giornalista Rai. Di seguito, un estratto raccolto dalla redazione de IlSognoNelCuore.com.

Aouar potrebbe essere il colpo estivo del Napoli?
“Non c’è alcuna possibilità di vederlo in azzurro. Quando un calciatore è in scadenza i procuratori tendono a proporlo a diversi club, tra cui in questo caso gli azzurri. Non è, tuttavia, un profilo che sposa gli interessi del club partenopeo, sia per motivi tecnici, economici e anagrafici. Smentisco, inoltre, gli interessi del Napoli per Caravaca, talento della cantera blaugrana che non rientra nei piani della società napoletana”
Può essere una soluzione, invece, per la Roma?
“I giallorossi hanno una politica economica differente, come si evince dagli affari Dybala e Wijnaldum. Aouar, dunque, potrebbe interessare alla Roma, che continua a valutare il calciatore. Anche se molto dipenderà dalla permanenza di Mourinho”
Quale sarà il futuro di Osimhen?
“Certi calciatori, arrivati al terzo anno di avventura azzurra, spesso non possono fare altro che partire. E’ difficile, infatti, pareggiare le offerte ingenti dall’estero. Tuttavia, non sono arrivate ancora offerte ufficiali al club partenopeo. Bisognerà attendere i tempi tecnici soprattutto della Premier, obiettivo non troppo velato del nigeriano. Suppongo che Chelsea e United siano i club che, accusando maggiori problemi in quella zona del campo, possano interessarsi alla punta azzurra. Non escludo nemmeno la soluzione parigina, con i mal di pancia di un Mbappe sempre proiettato a Madrid ed un Messi che potrebbe salutare. A giugno credo ci saranno sviluppi importanti, sempre considerando la base sui 150 milioni. E’ un addio che definirei probabile, più che certo”
Inzaghi e Mou delusioni dei rispettivi club con possibili sviluppi di mercato?
“Per Inzaghi tutto dipenderà dai risultati. Se dovesse qualificarsi per la Champions rimarrà i nerazzurro, soprattutto in virtù di un contratto importante che pesa sulle difficoltà del club. In caso contrario, non continuerà la sua avventura a Milano. Per il portoghese, invece, molto passerà dal progetto. Lo Special One non ritiene la rosa adeguata alle sue aspirazioni di tricolore. Tuttavia, credo che il portoghese stia aspettando un top club. Se dovesse arrivare la giusta offerta, il tecnico portoghese potrebbe richiedere la rescissione dell’anno di contratto”
Ulteriori novità sulle panchine delle big italiane?
“La permanenza di Allegri, in tal senso, è legata al futuro societario del club. Bisognerà capire quali saranno i margini di partecipazione alle competizioni europee. Lo stesso vale per Pioli. Il tecnico ha recentemente rinnovato il suo contratto, ed anche in questo caso le difficoltà economiche della società impongono profonde riflessioni prima di intraprendere drastiche decisioni. Tuttavia, la qualificazione in Champions è una necessità indiscutibile del club rossonero, e sarà indispensabile per la conferma dell’allenatore “
Motivi del rendimento altalenante del Milan in questa stagione?
“Credo che il Milan sia andato oltre i propri limiti nella scorsa stagione. I rossoneri giocavano, assieme al Napoli, il miglior calcio, pur non avendo la migliore rosa. Tutti avevano dato il 110% per il successo finale. Ciononostante, si tratta di un trend che può andare bene in una stagione, ma che difficilmente può confermarsi in quelle successive. I giocatori sono tornati a dimostrare la loro reale dimensione. La squadra, inoltre, ha risentito dell’assenza di un leader carismatico come Ibra, oltre che della delusione De Ketelaere. Il Milan, infine, non poteva più permettersi quel tipo di gioco, e Pioli ha capito che era ormai necessario coprirsi con maggiore attenzione”
Manca progettualità con gli allenatori del nostro campionato?
“In Italia, come detto da Sacchi, manca cultura calcistica. Alla base delle valutazioni ed analisi, in paesi come Spagna ed Inghilterra, non c’è soltanto il risultato, ma anche il modo in cui essi si ottengono. Si presta molta attenzione al gioco ed alla sua godibilità, oltre che efficacia. In Italia, invece, abbiamo sempre posto maggiore attenzione ad un calcio più conservativo, oltre che al risultato stesso – con compartecipazione colpevole anche della critica. Il calcio di oggi si è evoluto, nei campionati esteri si fatica a vedere positività in un pareggio, seppur in Italia si fatichi ancora a capirlo. Va anche riconosciuto come molti presidenti non si rivelino apprezzabili nella gestione dei suddetti tecnici. Si pretendono risultati immediati, ed alle prime delusioni e difficoltà si opta per la soluzione dell’esonero”
Giudizio sulla tossicità che si respira al Maradona?
“Innanzitutto, esprimo la mia vicinanza ad Umberto Chiariello, con cui ho cominciato ad intraprendere questa carriera. Credo che il braccio di fero sulla questione in analisi non convenga a nessuno. Il Napoli ha bisogno del suo dodicesimo uomo, vero fattore in più, da sempre, della squadra. Naturalmente, i tifosi dovranno impegnarsi in un atteggiamento puramente passionale, che non sconfini nell’eccesso. Dovrà esserci una sintesi tra le prerogative del presidente e le richieste del tifo organizzato, soprattutto nel rispetto delle leggi. Se i tifosi devono, infatti, impegnarsi nell’osservanza delle regole relative agli stadi, De Laurentiis dovrebbe mostrare maggiore rispetto della Legge Melandri. Sono, infatti, sempre a favore delle eguali possibilità di cui le squadre del nostro campionato devono poter godere. È giusto, dunque, che i diritti d’immagine vengano equamente distribuiti tra i club”

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