A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Mauro Milanese, ex calciatore, tra le altre, di Napoli e Inter. Di seguito, un estratto raccolto dalla redazione de IlSognoNelCuore.com.

In virtù del percorso in Coppa, crede che l’Inter abbia meritato l’accesso alla finale di Champions?
“L’Inter di Coppa è sempre stata convincente, sia in Coppa Italia che in Champions, con prestazioni che hanno potuto emozionare i tifosi. I nerazzurri hanno strameritato il passaggio del turno anche in virtù delle due gare contro i rossoneri. La gara d’andata poteva essere chiusa con un risultato ancora più rotondo ed al ritorno, invece, non si è mai avuta la sensazione che la qualificazione fosse in pericolo”

Quanto è mancata la figura di Leao?
“È mancato soprattutto nella prima partita, anche perché al ritorno Inzaghi ha potuto lavorare sul risultato dell’andata. Ieri i nerazzurri hanno saputo prendere le misure evitando di concedergli spazio ed impegnandosi in un baricentro più basso proprio, proprio basandosi sul due a zero dell’andata. Al ritorno il lusitano ha risentito della mancanza di spazi per lui vitali e di uno stato di forma non certo eccezionale”

Inzaghi ha meritato la conferma?
“Credo proprio di sì. È vero che l’Inter ha perso molte partite in campionato ma bisogna ammettere come il Napoli abbia spianato tutti in questa stagione, chiudendo ogni pretesa già nel girone d’andata. Nelle coppe, invece, il percorso è stato eccellente. L’Inter è in finale di Coppa Italia e di Champions League; dunque, reputo la gestione Inzaghi assolutamente positiva. Avevamo bisogno di un ritorno importante delle squadre italiane in Champions e finalmente torniamo a presentare un club di Serie A in finale. Ad Istanbul sarà una gara secca tutta da giocare, ed in cui il peso dell’avversario sarà un fattore da considerare”

Che partita si aspetta tra Napoli e Inter?
“Penso che il Napoli tenterà di accontentare i propri tifosi sulla scia dei festeggiamenti e di un approccio per cui la squadra non ha nulla da perdere. l’Inter, invece, lotterà ancora per raggiungere l’obiettivo fondamentale della qualificazione alla prossima Champions. La lotta al quarto posto è ancora aperta ed esige massimo impegno da parte dei nerazzurri”

La finale garantirà il giusto entusiasmo ai nerazzurri anche in campionato?
“Sicuramente. Va considerata soprattutto l’ottima gestione del tecnico anche nell’alternanza delle sue punte. L’Inter potrà disimpegnarsi al meglio in campionato potendo sfruttare un periodo di forma eccellente, magari esibendosi al meglio proprio nelle finali di coppa. Una volta in finale sarebbe bello poter completare l’opera pur non godendo dei favori del pronostico”

Come deve continuare il proprio percorso il Napoli per poter arrivare in finale un giorno?
“Il Napoli ha pagato una flessione atletica evidente in una fase cruciale della stagione, fronteggiando anche infortuni decisivi come quello di Osimhen. Ciononostante, il Napoli deve continuare su questa scia per accrescere maturità ed esperienza necessarie per poter fronteggiare eventuali cali fisici anche in quelle che sono le side decisive. Poter fare a meno della brillantezza è un fattore importante anche nelle gare europee. Il Real Madrid, difatti, può dirsi competitivo a prescindere dalla condizione atletica”

Ritiene giusto, come si evince dai recenti rumors, la decisione di abbandonare di alcune pedine importanti della stagione azzurra nonostante il trionfo?
“C’è sicuramente un discorso economico che impone di approfittare delle richieste di mercato che si presentano dopo una stagione eccezionale. Va considerata anche una mentalità italiana, sicuramente criticabile, di abbandonare nel momento del successo. Mi piacerebbe, difatti, un approccio più vicino a quello inglese”

Sotto la gestione di Giuntoli la Juventus potrà giovare di una progettualità tecnica mirata e più sana di quella attuale?
“Sarà un percorso sicuramente più sano, anche se il direttore non potrà giovare del supporto fondamentale dello scouting azzurro, che invece rimarrà al Napoli. Sarà fondamentale, in ogni caso, che Giuntoli possa individuare giocatori talentuosi ma funzionali alle esigenze del tecnico. È questa la vera bravura di un direttore sportivo e va considerato come, tra Sarri ed Allegri, ci sia stata una notevole differenza in tal senso”, termina la nota stampa.

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