Poliedrico, determinato, dotato di una capacità di recupero fuori dal comune, che gli ha consentito di dominare la semifinale dei 100 metri dorso con il miglior tempo e, dopo appena 29 minuti, scendere di nuovo in acqua e vincere la medaglia d’oro nei 50 farfalla ai Campionati del mondo di sport acquatici in corso a Fukuoka (Giappone). Semplicemente Thomas Ceccon, campione delle Fiamme oro e fenomeno del nuoto mondiale, che è arrivato dove mai nessun italiano era riuscito: conquistare una medaglia mondiale in una finale della farfalla, e lo ha fatto nel modo migliore, sul gradino più alto del podio.

Importante anche il riscontro cronometrico, un 22”68 che va a limare il suo record italiano, quel 22”79 siglato lo scorso anno in semifinale a Budapest quando poi fu quinto, e che gli ha consentito di precedere il portoghese Diogo Matos Ribeiro, argento in 22”80, e il francese Maxime Grousset, bronzo in 22”82. “Sono contentissimo – ha detto Thomas con la medaglia al collo – Forse desidero più questa medaglia che quella nei 100 dorso, che proverò a conquistare. Sapevo di valere questo tempo, ma non mi aspettavo di riuscire ad andare così forte. Ho disputato una gara fantastica”. “Davvero una grande gioia e soddisfazione – ha poi aggiunto il portacolori della Polizia di Stato – voglio godermi appieno il successo nei 50 farfalla, una gara che non so quante altre volte disputerò”.

Con questo risultato Ceccon è diventato il quarto nuotatore italiano a salire almeno cinque volte sul podio iridato in vasca lunga, e mai nessuno, prima di lui, era riuscito a trionfare in due campionati mondiali in stili differenti. Nella finale dei 100 metri dorso Ceccon si è messo al collo la medaglia d’argento vedendo sfumare l’oro per appena 5 centesimi di secondo a favore dello statunitense Murphy. Il campione cremisi non è riuscito così a confermarsi sul gradino più alto del podio nella specialità a lui più congeniale, probabilmente a causa di una piccola distrazione nella partenza che lo ha costretto a un grande recupero, che non si è non concretizzato solo per un battito di ciglia.

“Posso dire di essere… scontento? – ha detto Ceccon con un po’ di rammarico prima di salire sul podio – Ho buttato l’arrivo, secondo me. Ho nuotato un po’ male rispetto a ieri, ero più tranquillo. Capita anche questo. Sapevo di dover difendere il titolo questa volta. Viviamo di questo. Comunque il secondo posto va bene, anche se speravo in meglio”.

FOTO E FONTE: Polizia di Stato

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