Sin dal primo momento, al di là della mia tifoseria sportiva a tutti nota, ho ritenuto un fatto estremamente grave quanto stava accadendo attorno alla partita del campionato di calcio Juventus-Napoli in programma lo scorso 4 ottobre.

Il valore costituzionale di riferimento per tutti dovrebbe sempre essere la tutela della salute, prima ancora di un qualsiasi altro interesse. Abbiamo invece dovuto assistere ad un balletto di accuse semplicemente vergognoso tra chi voleva spingere la SCC Calcio Napoli a violare scientemente la legge e l’ordine dell’ASL Napoli 2, non curandosi della quarantena, pur di arrivare a Torino, anche infettando potenzialmente atleti della formazione avversaria per una partita di calcio, scatenando una rincorsa alla responsabilità sportiva che lede il principio di tutela della salute che dovrebbe essere, in una situazione come quella che stiamo vivendo, sempre al primo posto.

È evidente che, nonostante siano stati elaborati dei protocolli ad hoc da parte della FIGC insieme al Comitato Tecnico Scientifico, ci sono dei vuoti da colmare per evitare il ripresentarsi di situazioni analoghe, in cui ci sono stati degli addetti ai lavori, pubblici ufficiali, vertici federali, che invece di ordinare il rispetto della legge e dei provvedimenti dell’autorità sanitaria locale, hanno richiesto ad una squadra di scendere in campo, pena la possibile punizione della sconfitta a tavolino e della penalizzazione di un punto in classifica.

Per questo motivo insieme al collega Ferrara ho presentato un’interrogazione ai Ministri dello Sport e della Salute per capire quali provvedimenti intendano prendere per tutelare sempre la salute all’interno delle società sportive, nonché qualificare il valore delle ordinanze dell’Azienda Sanitaria Locale rispetto al protocollo amministrativo reso per il calcio professionistico“.

Questo il pensiero del senatore del Movimento cinque stelle Santillo, espresso sul suo profilo Facebook.

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