Assume sembianze sempre più misteriose la partecipazione di Roma come sede inaugurale dei prossimi Europei di calcio che si terranno in estate, con il Governo centrale che prende tempo sulla decisione di inserire la possibilità di un minimo di capienza per ospitare una parte dei tifosi. A tal proposito, il presidente della Figc Gabriele Gravina, ha inviato nel fine settimana una lettera al premier Mario Draghi, in cui gli chiede “di adoperarsi affinchè l’Uefa possa confermare l’assegnazione dell’evento inaugurale dell’Europeo e delle successive gare previste nel nostro Paese. Verrà fatto ogni sforzo sia per tenere la partita inaugurale all’Olimpico sia per permettere lo svolgimenti degli altri tre incontri come è stato ribadito dal ministro Speranza”, così come riporta l’Ansa.

A rispondere a Radio Anch’io lo sport, è il coordinatore del Cts Franco Locatelli: “Premesso che la decisione spetta alla politica, noi come Cts possiamo dare tutto il supporto tecnico possibile e c’è la massima disponibilità da parte nostra a valutare la presenza del pubblico. Sarebbe auspicabile che l’Uefa lasci un po’ più di tempo perché è difficile fare una previsione per un evento che si terrà tra due mesi, auspico il massimo del dialogo sia con il sottosegretario Vezzali sia con la Figc per avere un po’ più di tempo per fare le valutazioni sulla percentuale degli spettatori e dei protocolli per la gestione di eventi come questi. Da parte nostra c’è la massima disponibilità. Se riuscissimo ad arrivare ai primi di maggio sarebbe più fattibile, il trend è in miglioramento ma fare delle previsioni a due mesi di distanza è impegnativo. Semmai, si potrebbe ragionare di più rispetto a chi eventualmente ha avuto una copertura vaccinale, non stravolgendo quelle che sono le linee di indirizzo della campagna vaccinale indirizzata a dei criteri di età e di fragilità. La risposta spetta alla politica, noi possiamo fare dei modelli di previsione, la parola spetta al governo con la decisione determinante del ministro Speranza. Il decisore è politico e i ruoli non vanno confusi. Tifosi anche in serie A? Me lo auguro proprio, la riapertura degli stadi vorrà dire che avremmo raggiunto una circolazione virale limitata”.  

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