Tiene ancora banco il caso Suarez in casa Juventus, con numerosi nuovi particolari che si aggiungono al racconto dell’esame d’italiano farsa all’Università per Stranieri di Perugia, tenuto dall’attaccante del Barcellona per essere acquistato dai bianconeri. Sotto i riflettori la testimonianza alquanto singolare del presidente del club Andrea Agnelli che, con dovizia di particolari, ricorda i fatti.

“Di Suarez – dice in sede di testimonianza -, ricordo che durante un pranzo, svolto mi pare a fine agosto, il nostro vicepresidente Pavel Nedved mi disse che il calciatore del Barcellona si era proposto, con un sms, per un ingaggio alla Juventus. In quel periodo vi erano in piedi diverse trattative per Dzeko, Milik, Cavani e Morata, che poi è stato acquistato, oltre all’ipotesi relativa a Suarez. All’inizio di settembre fui informato che l’ingaggio era di difficile realizzazione perché era risultato che lo stesso non aveva la cittadinanza comunitaria. Non ricordo di essere stato informato dell’esame, ne venni a conoscenza dai giornali e ricordo che chiamai il calciatore in un’unica occasione, per ringraziarlo di essersi proposto. La cosa non mi ha sorpreso, perché sono a conoscenza di rapporti personali di amicizia tra Paratici e Paola De Micheli, e, trattandosi di una mera richiesta di informazioni sull’ufficio da contattare non mi è parso che ci fosse nulla di strano”, conclude.

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