E’ solo un gioco, è solo calcio, dicono in molti. Eppure, per tanti altri si tratta di qualcosa di più, talmente di più che può sfociare in violenza gratuita ed esternazioni fortemente riprovevoli ed esagerate. E’ questo ciò che è successo ad Alvaro Morata, protagonista all’Europeo con la Nazionale spagnola ed artefici di gare non troppo entusiasmanti. E’ proprio dopo la prestazione contro la Polonia, ad esser stato bersagliato dai tifosi, arrivando persino ad insulti e minacce ai suoi figli ed alla moglie Alice Campello. Ecco cosa ha dichiarato in un’intervista.

Dopo la partita contro la Polonia non ho dormito per 9 ore, ho ricevuto minacce, insulti verso la mia famiglia, persone che speravano che i miei figli morissero. Ho passato qualche giorno isolato da tutto. Non ho brillato in Nazionale, è vero e capisco le critiche per non aver segnato un gol ma vorrei che le persone si mettessero nei miei panni e immaginassero cosa significa ricevere minacce e sentire qualcuno che spera che i tuoi figli muoiano. Ogni volta che entro in una stanza, sposto il telefono altrove ma purtroppo, gli insulti e le minacce continuano. E’ un incubo”.

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