Non sarà ricordata come la gara più spettacolare della nona giornata di serie A ma sicuramente come quella più chiacchierata. Inter-Juventus termina 1-1 all’89’ quando l’arbitro Mariani concede il calcio di rigore che poi trasformerà Dybala. Fin qui, ovviamente, nulla di strano, se non fosse proprio per l’episodio del penalty, individuato tramite il Var. Se in una situazione analoga a Roma infatti, l’arbitro Massa non ha ritenuto da rigore il fallo in area piccola su Anguissa non potendo richiedere così l’intervento del Var, a Milano nonostante il direttore di gara non avesse considerato il fallo volontario e pericoloso, è stato invece richiamato dal Var che ne ha corretto poi la decisione considerando quello di Mariani un evidente errore.

A chiarire la situazione, il designatore arbitrale Gianluca Rocchi intervenuto a Radio Anch’io Lo Sport: “Non ci tiriamo indietro di fronte a eventuali errori ma della giornata di ieri sono pienamente soddisfatto: gli arbitri hanno fatto prestazioni ottime. Quest’anno anche per gli arbitri è più difficile arbitrare considerando il ritorno dei tifosi allo stadio. Var? Commetteremo degli errori, ma è importante capire che in questo momento ci siano arbitri forti, nuovi che sappiano utilizzarlo. Ha portato grandi benefici, ha portato molta più giustizia. Sono stati quasi eliminati gli errori sul fuorigioco, è un meccanismo che va oliato e avrà una evoluzione negli anni. Voglio che tornino arbitri che arbitrano in campo, è lui in campo che decide”.

L’ex presidente nerazzurro Massimo Moratti invece, commenta così l’episodio: “Non so se sia stato un rigorino, la situazione di incertezza ha rovinato una partita dal punto di vista tecnico. Gli arbitri lasciano giocare durante la partita e poi c’è una grande severità improvvisa che può essere giustissima ma giocare con due uomini in meno può cambiare totalmente la partita, così come il rigore di ieri ha cambiato la gara. Non mi è sembrato un rigore che obbligasse ad intervenire successivamente, ora abbiamo una montagna di rigori dalla mattina alla sera”.

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