Dopo il Campionato mondiale del 2021 del pugile Michael Magnesi, il pugilato Pro torna su Rai 2 con il Campionato Europeo che vedrà protagonista Matteo Signani, il 18 novembre p.v.  Peraltro, già da qualche anno il pugilato italiano Pro è tornato ad esser oggetto di una discreta attenzione mediatica da parte di emittenti televisive, canali social, e quotidiani sportivi e generalisti. Tale positivo ritorno non è certo frutto del caso. La politica di sostegno federale al movimento Pro – iniziata nel 2018 e fortemente voluta dal sottoscritto – comincia lentamente a produrre i suoi effetti. Peraltro, nuovi giovani talenti stanno crescendo e affiancano i più maturi campioni che ancora combattono tenendo alta la bandiera italiana. 

 Vorrei rammentare che in questi ultimi 4 anni, la Fpi ha programmato e realizzato interventi straordinari per agevolare la crescita del pugilato Pro, tra cui: dal 2018 erogazione di oltre 1.400.000,00 di euro – di cui circa 600.000,00 euro negli ultimi due anni – per l’implementazione dell’attività pugilistica Pro ed il sostegno a tutti i soggetti che operano nel settore (società organizzatrici, società affiliate, pugili, ecc.);
istituzione del Torneo delle cinture per incrementare l’attività dei seconda e terza serie Pro e l’erogazione di contributi agli eventi ordinari dove sono previsti incontri Pro; avvio dal 1 luglio u.s., del progetto di sostegno economico a favore di pugili Pro, dei loro tecnici e delle società organizzatrici di grandi eventi. Con tale riforma rivoluzionaria i pugili Pro di alto livello hanno cominciato a percepire, da parte della Fpi, dei trattamenti economici stipendiali – nei mesi precedenti sfide di livello europeo e mondiale – e dei premi legati alle vittorie conseguite. Anche i loro tecnici percepiranno delle indennità fisse, legate agli allenamenti di preparazione, e dei premi connessi alle vittorie;

l’attivazione ovvero il consolidamento dei rapporti della Fpi con le maggiori sigle internazionali professionistiche (WBC, WBA, WBO, ecc.), anche al fine di creare le condizioni per organizzare grandi eventi internazionali in Italia e per promuovere la progressione di carriera dei nostri pugili. In tal senso, non sarà sfuggito agli addetti ai lavori l’assidua presenza, negli ultimi due anni, di dirigenti federali ai maggiori consessi ed assemblee di tali Enti. La Federazione cerca con fatti concreti e politiche sportivi di alto profilo manageriale di sostenere il rilancio del movimento Pro.  “Di una cosa siamo certi: non faremo come chi nel passato ha lanciato proclami miracolistici e promesso paradisi milionari per il pugilato Pro e poi…lo ha lasciato sull’orlo del precipizio! Noi siamo persone responsabili”, dichiara in una nota stampa il presidente D’Ambrosi.

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