A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Ciro Venerato, giornalista Rai. Di seguito, un estratto raccolto dalla redazione de IlSognoNelCuore.com.

Il probabile undici scelto da Spalletti?

“La formazione credo verrà comunicata nel tardo pomeriggio, dopo la rifinitura del mattino. C’è un ballottaggio tra Ndombele ed Elmas, con il francese leggermente favorito. Politano, inoltre è candidato alla titolarità come il terzino Mario Rui. Meret difenderà i pali, protetto da Di Lorenzo, Rrahmani, Juan Jesus e Rui. A centrocampo, assieme a Ndombele ci saranno Zielinski e Lobotka. In attacco vedremo Politano, dunque, con Kvaratskhelia ed Osimhen”

Quanto sarà determinante il rientro di Osimhen?

“Il Milan saprà predisporsi ottimamente ad un Napoli che vanta il rientro del nigeriano. Starà agli azzurri riuscire ad espugnare le gabbie tattiche che Pioli imporrà alla squadra di Spalletti. Ciononostante, il ritorno di Victor potrà essere fondamentale. Il numero nove vanta numeri – e caratteristiche – importanti, e la possibilità di poter giovare di una punta di ruolo sarà fondamentale per i partenopei. Nella gara d’andata abbiamo visto quanto gli uomini di Spalletti abbiano sofferto l’assenza di un centravanti. Anche l’apporto di Simeone avrebbe potuto aiutare la squadra a concretizzare la notevole mole di gioco. Quella di questa sera sarà una serata memorabile, qualsiasi sia l’esito. Cito Seneca ed affermo ‘non si può dirigere il vento ma si possono orientare le vele’”

Perché il Napoli, in questo mese, ha mostrato di soffrire l’assenza di Osimhen maggiormente rispetto a quanto dimostrato in autunno?

“Quando la squadra gira a mille l’assenza di un fuoriclasse pesa meno. Con il prosieguo della stagione, e l’accumularsi dell’acido lattico, le defezioni di giocatori chiave possono comportare difficoltà concrete. In quelle che potrebbero essere gare sofferte, da vincere di misura, la giocata del campione può fare la differenza. Stanchezza ed acido lattico che sono sicuro non vedremo questa sera. L’energia mentale di una sfida decisiva garantirà nuova linfa agli azzurri, come accaduto al Meazza sei giorni or sono. Ricordo, infatti, che da giovane ebbi l’occasione di sfidare il Portici, all’epoca capolista. Ero influenzato, ma ritrovai nella partita le motivazioni giuste per non risentire delle deficitarie condizioni”

De Laurentiis ha incontrato l’agente di Kvaratskhelia?

“È stata un’occasione per parlare del futuro. C’è tutta la volontà del patron di premiare il ragazzo. Il rinnovo con adeguamento non è una necessità impellente, avendo il ragazzo firmato soltanto un anno fa. Non ci saranno problemi, tuttavia, in un prolungamento che preveda un aumento sino ai due milioni e mezzo di ingaggio. C’è stata, dunque, una stretta di mano virtuale, ma va specificato che il nuovo appuntamento, utile a delineare i dettagli dell’accordo, avrà luogo ad ottobre. Nonostante le comprensibili ambizioni, il Napoli non ha nessuna intenzione di cominciare la nuova stagione privandosi del talento georgiano, ed il ragazzo ha piacere a rimanere ancora in azzurro. Sappiamo, infatti, che De Laurentiis preferisce gestire i grandi calciatori per almeno tre anni. In tal senso, la situazione di Osimhen è diametralmente opposta. Il futuro del ragazzo si deciderà a giugno, e con ogni probabilità vedrà il nigeriano approdare in un top club europeo. All’interesse del Chelsea, di cui andrà decifrato il futuro in panchina, va aggiunto quello di società come il Real Madrid ed il Psg”

Quanto inciderà la pace fatta tra De Laurentiis ed il tifo organizzato?

“Da sempre il pubblico è il dodicesimo uomo, al Maradona ancor di più. Ho sempre sostenuto che quel muro contro muro avrebbe avuto soltanto uno sconfitto, cioè Napoli ed il Napoli. C’è stata una mediazione, favorita anche dal Sindaco Manfredi, dal Questore e dal Prefetto. Il ritorno del tifo, e del calore del Maradona sarà un fattore. Mi dicono di preparativi per una scenografia che non vorrà essere da meno a quella di San Siro. Ci sarà un colpo d’occhio sensazionale, ma in certe gare bisogna riconoscere come a fare la differenza potrà essere soltanto il campo, e la determinazione che le squadre sapranno impiegare”

Mourinho in ottica Chelsea?

“Mourinho valuta diverse opzioni. In primis il portoghese non credo vorrà rimanere in scadenza, puntando ad un rinnovo pluriennale. Laddove non ci sarà accordo con la società giallorossa, da attenzionare è la destinazione araba. La possibilità è di un contratto ricchissimo, intorno ai 120 milioni di euro i due anni. Inoltre, non è un mistero che Mou sogni un ritorno in Premier, soprattutto al Chelsea. In tal caso, va considerato che il club londinese, al momento, non reputa il lusitano una opzione. Recentemente è stato svolto un colloquio con Luis Enrique che dovrebbe aiutare a comprendere la strada che la società dei Blues ritiene di voler intraprendere. Suppongo, dunque, che il futuro di Josè sia a Roma, o in alternativa in Arabia”

Aouar prossimo colpo della Roma?

“Il ragazzo ha svolto le visite preventive per conto della Roma, su questo non ci sono dubbi, anche se il club non offre conferme ufficiali. Il calciatore ha avuto diversi problemi fisici, che hanno inciso anche sulle prestazioni del francese, ma il club giallorosso sta definendo un accordo di quinquennale. Si è parlato del Torino, ma è un’operazione finanziariamente improbabile. Escludo, inoltre, l’interesse del Napoli per il centrocampista. I partenopei non ritengono sia un giocatore su cui puntare, sia per motivi tecnici che atletici. Soprattutto, va ricordato come gli azzurri stimino Frattesi. Se il Napoli non riuscisse ad avvicinare il talento del Sassuolo, le caratteristiche del giocatore italiano impongono la ricerca di un centrocampista dalle peculiarità differenti rispetto a quelle vantate da Aouar” 

La Lazio la versione 2.0 del Napoli Sarriano?

“E’ una versione in parte differente e rivisitata. Gli interpreti sono doversi ed impongono meno tiki-taka a beneficio della solidità. A Roma sta ripetendo quanto visto nell’organizzazione difensiva di quel Napoli. Non va sottovalutato il lavoro svolto dal tecnico nella valorizzazione di alcuni giocatori. Romagnoli, infatti, vive una seconda giovinezza, ed un rilancio importante dopo le delusioni rossonere. Anche Casale ha potuto giovare della guida del tecnico, pur giungendo dall’esperienza scaligera. Sarri è una garanzia, e soltanto chi conosce poco di calcio può mettere in discussione l’allenatore biancoceleste. La progettualità e le qualità di Maurizio sono indiscusso, ed a tal motivo mi domando quale sarebbe stato il futuro della Juve se non avesse messo alla porta l’ex Napoli. Forse, avrebbe avuto qualche Scudetto in più…”

Inter bene in Champions e male in campionato: a cosa va imputata questa dissonanza?

“Le colpe non sono tutte da individuare in Simone Inzaghi. Quando ci sono giocatori che sanno di dover lasciare il club, o che non conoscono quale potrà essere il futuro, essi tendono a fornire il massimo del proprio impegno in quella che è da considerare la vetrina della Champions. Sono occasioni che ritengono importanti per la propria carriera. Non è concepibile una simile differenza di rendimento tra campionato e Coppa. L’allenatore, infatti, è lo stesso in entrambe le competizioni, ma le motivazioni dei calciatori sono differenti. Per questo, le colpe sarebbero da addossare principalmente ai giocatori. Addirittura, leggevo della possibilità di un premio ulteriore per il quarto posto. L’eventualità aiuterebbe a comprendere la professionalità ed il livello umano di alcuni calciatori…”, termina la nota stampa.

FOTO: Ac MIlan

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