Sconfitta pesante quella dell’Italia contro la Svezia nel secondo turno dei Mondiali 2023 di Australia e Nuova Zelanda: la Svezia cala la cinquina sulle Azzurre (tre gol su calcio d’angolo) e le stacca in testa alla classifica nel Girone G. Ora per superare il turno alle Azzurre servirá una grande prestazione nell’ultima giornata contro il Sudafrica (mercoledí 2 agosto alle ore 9 italiane).

Nella sfida del Regional Stadium di Wellington spazio alle giovanissime Beccari, Cantore e Dragoni dal primo minuto, con Giacinti e Girelli entrambe in panchina. L’XI mandato in campo oggi da Milena Bertolini (25 anni e 129 giorni) è infatti quello con l’età media più bassa mai schierato dall’Italia in un match del Mondiale Femminile. Le scelte sembrano dare risposte positive nella prima parte del match: in avvio si muove bene infatti l’asse Bonansea-Cantore, con Musovic reattiva nel murare la classe ’99 della Juventus. Al 3’ Giugliano calcia da fuori e guadagna il primo corner, sugli sviluppi del quale Caruso però calcia altissimo. Buon giropalla delle Azzurre, che spingono con convinzione in avanti e fanno buona guardia in difesa. All’11 altro intervento di Musovic sul bel cross di Boattin, mentre al 17’ doppia chance per Cantore e Di Guglielmo: sul primo tentativo dell’attaccante il portiere scandinavo non trattiene, mentre sulla respinta è Di Guglielmo a non inquadrare la porta. Le undici di Gerhardsson rischiano qualcosa di troppo e dal 25’ cambiano passo, guadagnando metri. La prima tra le scandinave a mettere paura alla difesa italiana è Rolfö, che da distanza ravvicinata trova una deviazione e il primo calcio d’angolo. Arrivano, nei minuti successivi, un altro bello spunto di Rolfö che si mette in proprio senza affondare il colpo, e un’ottima azione costruita da Blackstenius – su un invitante pallone in profondità dell’attaccante dell’Arsenal le compagne non ci arrivano. Il pressing della squadra di Gerhardsson però funziona e al 39’ si traduce nella rete del vantaggio: traversone di Andersson dalla bandierina e incornata vincente di Ilestedt, che stacca a perfezione e gira la palla dove Durante non può arrivare. Tre minuti più tardi un intervento clamoroso di Durante su Blackstenius dopo un retropassaggio fuori misura di Di Guglielmo, evita il raddoppio. Ma il raddoppio si concretizza, ancora su corner, due minuti più tardi, di nuovo da calcio d’angolo. Andersson mette in mezzo, mischia in area e poi Rolfö tutta sola non sbaglia. La difesa dell’Italia accusa il colpo e nel recupero incassa il terzo gol: tap-in vincente di Blackstenius sul suggerimento di Kaneryd. Fine primo tempo shock per le Azzurre, che dopo aver tenuto bene il campo crollano e rimediano tre reti in sette minuti.  

All’inizio del secondo il copione segue la stessa scia: dopo un velenoso diagonale di Rolfö deviato dalla retroguardia azzurra, al 50’ arriva il poker, ancora su corner. È di nuovo Andersson a crossare dalla bandierina ed è di nuovo Ilestedt a prendere il tempo alla nostra difesa, totalmente dominata nei contrasti aerei. Bertolini effettua i primi cambi (Greggi, Lenzini e Serturini al posto di Dragoni, Di Guglielmo e Bonansea), ma le scandinave sono in totale controllo del match e non ci sono spazi. I ritmi si abbassano e le Azzurre non incidono: la manovra offensiva, anche con le subentrate, è lenta e prevedibile. L’occasione più nitida arriva al minuto 89: Cantore serve Giacinti (in campo dal 75’ al posto di Beccari), l’attaccante della Roma calcia di prima ma spara alto. Non sbaglia invece, in pieno recupero, Blomqvist, entrata all’89’ e letale in contropiede da un calcio d’angolo battuto dalle Azzurre. Fischio finale a Wellington, con una partita chiusa nel peggiore dei modi dalla Nazionale di Bertolini, che per la prima volta nella sua storia al Mondiale inoltre ha subito almeno quattro reti in un singolo match. La classifica nel Girone G ora vede la Svezia in testa a quota sei punti, le Azzurre seconde a tre, e il Sudafrica e l’Argentina a uno. Decisivo, per il passaggio del turno, sarà infatti l’incrocio con la nazionale africana di mercoledì 2 agosto (alle 9 ora italiana).

FONTE E FOTO: Figc

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